CHE COSA HA FATTO OLEUM FINO AD ORA?

Al fine di supportare gli organismi e gli enti decisionali europei ed internazionali, fornendo gli ultimi aggiornamenti scientifici del settore nonché le necessità espresse da parte degli attori del settore oleario in quanto informazioni utili a supporto del percorso degli standard normativi e alla loro armonizzazione:

 

  • E’ stato inviato un questionario on-line a più di 160 stakeholders del settore, quali aziende, laboratori analitici, centri di ricerca, allo scopo di ricevere loro feedback in merito ad eventuali criticità riscontrate nei metodi analitici impiegati, debolezze dal punto di vista normativo ed informazioni sulle frodi attuali ed emergenti nel settore. Fino ad ora sono state ricevute circa 80 risposte e i dati sono in fase di elaborazione.

 

  •  E’ stata scritta una review focalizzata sulle inadeguatezze e debolezze normative in Europa e sulle criticità applicative dei metodi analitici da alcuni dei partner di progetto e sottomessa ad una rivista scientifica; in caso di acettazione, verrà pubblicata in gold open access. Molto probabilmente questo articolo sarà disponibile prima della fine dell'estate 2018.

 

 

Con l’obiettivo di migliorare, in termini di riproducibilità, la metodologia per la valutazione sensoriale degli oli vergini di oliva e di sviluppare una procedura congiunta strumentale e sensoriale (Quantitative Panel Test) che includa anche l’utilizzo di almeno due materiali di riferimento sensoriali:

 

  •  Nel corso del primo anno di progetto, sei Panel hanno collezionato un set di 180 campioni di oli di oliva extra vergini, vergini e lampanti; questi sono stati, successivamente, condivisi con tutti i partner coinvolti (incluso i laboratori strumentali) ed analizzati.

 

  • I campioni sono stati contemporaneamente valutati mediante diverse tecniche strumentali per studiarne il profilo in composti volatili e selezionare, così, le molecole più rilevanti in funzione del loro impatto sensoriale. Attualmente, sono in fase di messa a punto diverse strategie analitiche per la loro determinazione e quantificazione (screening, determinazione qualitativa dei traccianti, approcci non-targeted).

 

  •  È stato sviluppato un materiale di riferimento sensoriale per il difetto di avvinato e la sua formulazione è in fase di ottimizzazione. È in fase di sviluppo anche uno standard di riferimento per il difetto di rancido.

 

  • È in corso il campionamento di oli di oliva extra vergini, vergini e lampanti per il secondo anno di progetto: nel 2018 saranno raccolti altri 150 campioni, che verranno condivisi tra i partner nei prossimi mesi. In base ai quantitativi disponibili di tali campioni, e con l'accordo del comitato direttivo, gli oli potranno essere condivisi anche con i laboratori dell’OLEUM Network che desiderano collaborare con il progetto.

 

Per mettere a punto e validare soluzioni analitiche innovative che siano in grado di valutare lo stato di conservazione degli oli di oliva in termini di “freschezza” e in funzione del “termine minimo di conservazione”:

 

  •  Sono state sottoposte a diverse condizioni di conservazione (temperatura/luce) alcune miscele di oli extra vergini di oliva, dotate di una diversa composizione in tocoferoli, acidi grassi e composti fenolici.

 

  •  I campioni conservati sono analizzati mediante diverse tecniche analitiche (NMR, FT-IR, spettroscopia a fluorescenza, HPLC-MS/DAD-FLD, HS-SPME-GC/MS/FID) per valutarne la freschezza/deterioramento della qualità.

 

Allo scopo di indagare metodi analitici per valutare le caratteristiche qualitative degli oli di oliva:

 

  •  È stato pubblicato un viewpoint (Tsimidou et al., 2018) su quali composti dovrebbero essere determinati e considerati per supportare il claim salutistico relativo al contenuto dei polifenoli nell’olio di oliva definito dal Reg. (UE) 432/2012 ("I polifenoli dell’olio d'oliva contribuiscono alla protezione dei lipidi del sangue dallo stress ossidativo").

 

  •  E’ in corso una ricerca bibliografica sui metodi analitici esistenti allo scopo di sostenere tale claim salutistico.

 

  • Sono stati testati e sono in esame diversi metodi analitici (ad esempio UPLC/HPLC-DAD/MS, LC-qTOF/MS) per la determinazione dei composti fenolici su un set di campioni selezionati e caratterizzati da un ampio intervallo di concentrazione in termini di contenuto in tali molecole.

 

Con l’obiettivo di revisionare alcuni dei metodi analitici già esistenti ed identificare nuovi marker per sviluppare e validare soluzioni analitiche innovative atte a garantire l'autenticità degli oli di oliva (esempio: individuare miscele illegali tra olio extra vergine di oliva ed olio di oliva sottoposto a deodorazione soft oppure tra oli di oliva ed altri oli vegetali):

 

  • Sono state studiate ed applicate specifiche condizioni di processo per ottenere oli di oliva soft-deodorati ed olio di girasole desterolato, fino all’ottenimento degli stessi mediante impianti pilota.

 

  •  I partner di OLEUM coinvolti hanno analizzato campioni di miscele illegali (con oli di oliva soft-deodorati ed oli vegetali) e legali (con oli vegetali), oli di oliva, oli vegetali di diversa natura, compresi campioni di foglie e frutti delle specie vegetali di riferimento, ed oli extra vergini di oliva per valutare la conformità dell'origine geografica a quanto indicato in etichetta (Stato membro UE, UE, paesi extra UE). È stata realizzata, inoltre, un’indagine sui database esistenti relativi al germoplasma ed alla composizione chimica dell’olio di oliva.

 

Per la promozione e la diffusione a livello globale delle conoscenze derivanti dal progetto:

 

  •  E’ stato definito un elenco di informazioni sui campioni (es. parametri tecnologici, paese di origine, categoria merceologica), così come specifiche linee guida sulle informazioni minime essenziali relative alle diverse tecniche analitiche applicate nel progetto (es. preparazione del campione, condizioni strumentali). Queste informazioni saranno fondamentali per caricare dati e metodi nell’OLEUM Databank.

 

Con l’obiettivo di realizzare un trasferimento tecnologico dei metodi e delle procedure analitiche sviluppate nell’ambito del progetto e promuovere azioni specifiche a questo scopo (es. discussioni sulle metodiche analitiche, organizzazione di ring test):

 

  •  Sono stati definiti i processi di trasferimento tecnologico e di validazione completa dei protocolli di analisi per due tipologie di metodi analitici:

 

a) Metodi per i quali esistono già molti laboratori con esperienza pregressa (ad esempio, quelli revisionati nell’ambito di OLEUM);

 

b) Metodi per i quali i laboratori hanno un’esperienza molto limitata (ad esempio, quelli nuovi, sviluppati nell’ambito di OLEUM).

 

Al fine di coinvolgere un’ampia gamma di attori del settore (opinion leader, industrie alimentari e delle bevande comprese le SMEs, i media, la comunità scientifica, i consumatori) nella diffusione e nello scambio reciproco di conoscenze:

 

  • 150 stakeholder del settore hanno manifestato il proprio interesse ad aderire all’OLEUM Network e verranno presto contattati. Il gruppo LinkedIn dell’OLEUM Network è già attivo (dove è possibile interagire tramite la “domanda del mese”: https://www.linkedin.com/groups/13511637)

 

  •  E’ stato pubblicato un articolo che descrive il progetto su Agro Food Industry Hi-Tech (Gallina Toschi et al., 2017).

 

  •  Sono stati sviluppati un logo ed un’identità grafica di progetto

 

  •  La presenza su Twitter tramite @Oleum_EU e @SciFoodHealth ha raggiunto circa 1500 follower.

 

  •  I risultati ottenuti nel primo anno di OLEUM sono stati presentati in circa 30 conferenze ed eventi.

 

  •  Un’infografica focalizzata sulle tecnologie di produzione delle diverse tipologie di oli di oliva sarà ampiamente divulgata per una corretta diffusione di questi processi, spesso non conosciuti o non correttamente comunicati.

 

 

RIFERIMENTI

 

Gallina Toschi T., Valli E., Conte L., García-Gonzáles D. L., Maquet A., Brereton P., Mcgrath N., Celemín L. F., Bendini A. 2017. EU project OLEUM: Better solutions to protect olive oil quality and authenticity. Agro Food Industry Hi-Tech, vol. 28 (5), pp. 2-3, https://zenodo.org/record/1184863#.WsccF5e-lPY

 

Tsimidou M. Z., Nenadis N., Servili M., García-Gonzáles D. L., Gallina Toschi T. 2018. Why tyrosol derivatives have to be quantified in the calculation of “olive oil polyphenols” content to support the health claim provisioned in the EC Reg. 432/2012. European Journal of Lipid Science and Technology, DOI: 10.1002/ejlt.201800098.

 

http://www.eufic.org/en/collaboration/article/eu-project-oleum-assuring-the-quality-and-authenticity-of-olive-oil