Processo di validazione tra laboratori nell’ambito di OLEUM

Uno degli obiettivi di OLEUM è quello di produrre nuovi metodi analitici che possano essere utilizzati dai laboratori per i controlli di conformità degli oli d'oliva. 

 

Per poter essere utilizzati per scopi ufficiali, i metodi devono essere sottoposti a rigorosi processi di validazione e standardizzazione:

 

  1. i metodi devono essere sviluppati in un formato accettato a livello internazionale;
  2. devono essere sottoposti a una validazione formale in-house secondo standard accettati a livello internazionale;
  3. devono essere sottoposti a una validazione formale interlaboratorio secondo procedure concordate a livello internazionale.

 

Per realizzare quest'ultimo processo, è stata adottata una procedura distinta in due fasi:

 

  1. Test preliminari (pre-trial)

 

Lo scopo dei pre-trial è quello di esporre i partecipanti alla nuova metodologia inviando loro due campioni (materiali di prova) e di ricevere un feedback in termini di risultati ma anche, cosa altrettanto importante, i loro commenti o suggerimenti di miglioramento del metodo.

 

Una parte fondamentale dei test preliminari realizzati nell’ambito di OLEUM sono i training workshop in cui i partecipanti (laboratori che si occupano di analisi degli oli d'oliva) hanno condiviso le loro esperienze con gli sviluppatori e hanno fornito i propri commenti su ciascun metodo, in modo da poter correggere eventuali errori e apportare modifiche che rendano la procedura più facile da capire e da utilizzare.

 

Le statistiche sulle prestazioni del metodo sono state calcolate a partire dai dati presentati e utilizzate per anticipare i risultati finali della validazione; queste servono anche per decidere se i metodi candidati debbano passare alla seconda fase del processo di validazione (trial proper).

 

  1. Test vero e proprio (trial proper)

 

In questa fase, i partecipanti utilizzano il metodo, rivisto nel test preliminare, per analizzare “in cieco" un set di campioni, di solito dieci (materiali di prova).  Le performance del metodo sono calcolate sulla base dei risultati riportati da ciascun laboratorio partecipante e utilizzate per valutare se il metodo sia potenzialmente adatto ad un utilizzo per scopi ufficiali. Per questa tipologia sono normalmente richiesti un minimo di otto laboratori, ma OLEUM mira a reclutarne un numero maggiore per i 4 metodi che vengono studiati.

 

OLEUM propone di validare nuove procedure in 4 aree:

 

  1. Analisi dei fenoli polari per valutare l'indicazione salutistica dell'olio d'oliva;
  2. Analisi di steroli liberi ed esterificati per individuare le miscele illegali di oli d'oliva con altri oli;
  3. Revisione della metodica ufficiale per la determinazione degli esteri etilici degli acidi grassi che mira a individuare miscelazioni illegali con oli di oliva di qualità inferiore;
  4. Analisi sensoriale e dei composti volatili per valutare la qualità e la genuinità dell'olio di oliva vergine.

 

Tutti i metodi sono stati sottoposti a prove preliminari e sono stati discussi nei workshop finalizzati al trasferimento tecnologico tenuti a Siviglia (ottobre 2019) e a Bologna (dicembre 2019).

 

In questi giorni si stanno concludendo i preparativi per i trial proper che si svolgeranno nei prossimi mesi

 

Per ulteriori informazioni si prega di contattare Martyna Korytkowska all'indirizzo mail M.Korytkowska@qub.ac.uk.